Lazio, Rovella è un mistero: non si sa quando torna

Tempi di recupero: indefiniti. Rovella è un mistero. Negli sport anglosassoni, sulla lista infortunati, accanto al centrocampista della Lazio non ci sarebbero numeri, ma la scritta “TBD”, acronimo di “To be defined”. “Da definire”, la facile traduzione, perché dare una potenziale data di rientro è diventato pressoché impossibile. Un rebus che si è costruito giorno dopo giorno, settimana dopo settimana.  

Lazio, calvario Rovella  

A primo impatto sembrava che il suo stop a inizio del mese scorso fosse solo a scopo precauzionale, che il giocatore sarebbe tornato presto disponibile, subito aver smaltito questa piccola infiammazione al pube. Poi però è servito maggior tempo, d’altronde la pubalgia è una di quelle patologie difficilmente superabili al 100% da chi ne soffre, in certi casi è necessario conviverci e gestire il dolore. Così è stato continuamente rimandato il suo ritorno. Fino ad arrivare a oggi, a quasi due mesi da quella sua ultima partita giocata il 4 febbraio a Bergamo con l’Atalanta. Da quel momento non si è più visto, le sensazioni positive che di volta in volta lasciano presagire un rientro in campo si sono sempre scontrate con i bruschi passi indietro della realtà. È accaduto anche stavolta, quando sembrava (di nuovo) che la sosta potesse offrirgli la possibilità di smaltire il fastidio e rimettersi finalmente a disposizione. Niente da fare, come spiegato dal medico sociale Fabio Rodia: «È afflitto da pubalgia, un problema che per un giocatore può diventare anche abbastanza importante. Sta facendo un percorso terapeutico, siamo soddisfatti, ma siamo anche cauti perché davanti a problemi di questo tipo si possono avere delle ricadute. Quindi vogliamo essere certi di rimetterlo in campo nel modo migliore e nel momento giusto». Un momento che evidentemente non è ancora arrivato.  

Gli scenari  

Il problema continua ancora a condizionare Rovella, che non riesce ad allenarsi e correre come vorrebbe. La sua situazione si sta trasformando in un’ombra su questo finale di stagione, con due mesi restanti e poco tempo per provare a dare una mano ai compagni, come ha fatto senza sosta tra settembre e febbraio, diventando il titolarissimo di Sarri in cabina di regia davanti a Cataldi e Vecino. Poi lo stop, la scelta di utilizzare la terapia conservativa per tentare di evitare un intervento chirurgico che di fatto lo avrebbe tagliato fuori dal finale di stagione. Il problema, però, è che i frutti di questa decisione si stanno vedendo solo in minima parte e andando avanti di questo passo non sarebbe comunque da escludere un’operazione. È un rischio che tutti preferirebbero scongiurare, ma resta il fatto che anche questa pausa per le nazionali si esaurirà probabilmente senza che Rovella riesca a mettersi al servizio di Tudor. Ci sarà ancora da aspettare un po’ per capire quale sarà la data del suo rientro. Resta un mistero, non è dato sapersi. Nella lista dei tempi di recupero, accanto al suo nome a oggi non ci sono numeri, solo lettere: TBD.  

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